Il Lotos ha inaugurato il nuovo anno con una splendida trasferta a Trieste, ha levato gli ormeggi il 30 mattina incontrando il primo ostacolo nello stesso Marina che lo culla durante il suo riposo. Le temperature della notte erano scese sotto zero, ricoprendo il ponte di un leggero strato di brina e ghiacciando completamente il tubo per il rifornimento dell’acqua lasciato all’aperto. Dunque la scena si è svolta così: bricchetti e pentoloni di acqua calda fumante da rovesciare sopra il tubo o da immersione del tubo stesso, ricerca disperata della giusta riduzione per sostituire il tubo congelato con il nostro ancora asciutto, richiesta d’aiuto al marinaio del luogo perchè ci indicasse altri punti di rifornimento nonchè… saltelli e balletti vari sul tubo disteso per spezzare il ghiacchio all’interno e favorirne lo scioglimento! Una bella ginnastica di prima mattina!!
Dopo questo inconveniente la traversata verso Trieste è stata più che tranquilla, su un mare placido e quasi olioso, il Lotos è stato salutato all’ingresso del Marina San Giusto come ospite ormai di casa e l’attracco facilitato dall’assenza di altre barche in movimento. Luigi ha rinforzato gli ormeggi in previsione della Bora alla quale stavamo sfuggendo già dal mattino e che è venuta a farci visita soltanto nella notte, trasformando come sempre la barca in un’enorme culla.
La mattinata del 31 è trascorsa in totale anarchia, cercando negozi per fare shopping (Luigi si è perdutamente innamorato di un pigiama che non ha potuto comprare per chiusura festività! Quand’è il suo compleanno??), supermercati per gli ultimi dettagli in previsione del cenone (Nicoletta si è nuovamente rivelata una strepitosa cuoca d’alto mare!) e missioni culturali in cerca di musei aperti (fallite miseramente…): il ritrovo è stato naturalmente all’ora di pranzo! Nel pomeriggio nuovi vagabondaggi fino in cima alla città di Trieste, dove lo spirito patriottico sventola ancora, incarnato da una bandiera sulla Torre di San Giusto, e visita all’unica mostra aperta sull’architetto Sottsass. La serata di Capodanno è esplosa nella magnifica piazza Unità d’Italia, dove tutti gli spettatori disposti a cerchio facevano esplodere molto educatamente i loro petardi verso il centro, anche noi abbiamo ingaggiato una battaglia contro la Bora consumando quasi due accendini per far partire le nostre “libellule”! A mezzanotte lo spumante si è riversato nei bicchieri (e sul giubbotto di Mauro…) e i fuochi d’artificio sono partiti dal molo Audace illuminando il cielo di colori, mentre sul palco allestito in fondo alla piazza cominciava a cantare un buffo complesso guidato da un cantante con colbacco leopardato! La musica era decisamente particolare, ma lo spirito del Capodanno ci ha fatto scatenare lo stesso nelle danze a corpo libero fino alle due di notte, per poi fare ritorno al Lotos discutendo già della prima meta del nuovo anno, la Slovenia!
Così l’1 mattina abbiamo salutato Trieste e ci siamo diretti verso Pirano, godendo pienamente della brezza che spingeva languidamente le nostre vele, assorbendo ogni raggio di sole possibile e arrendendoci infine al motore, quando ormai l’ora del tramonto era vicina. Ci siamo subito avventurati per i viottoli di questo paese molto caratteristico, individuando con l’aiuto dagli abitanti locali un ottimo ristorante dove abbiamo trascorso la serata, animata dalle infinite barzellette di Nanni e dall’esplosione di risa incontrollate di Mariele e Mauro. La giornata del 2 è stata dedicata soprattutto all’esplorazione delle mura cittadine a strapiombo sul mare battuto dalla Bora, soltanto verso le due ci siamo rassegnati a partire da questo piccolo gioiello sull’Adriatico per tornare verso il Marina Sant’Andrea, spinti da 18 nodi di vento al traverso, con il Lotos armato di una mano di randa, olimpico e genoa ridotto. L’ingresso nella laguna ci ha fatto rabbrividire, la sensazione che la temperatura fosse calata è stata confermata dallo spettacolo che ci si è proposto proposto nel Marina, dove la corrente non è vivace come nel canale: il livello superficiale del mare era completamente ghiacchiato! Nel momento stesso in cui la carena del Lotos in retromarcia ha toccato le prime lastre di ghiaccio ci ha avvolti un concerto cristallino, tanti frammenti simili a vetro hanno suonato contro lo scafo il loro disappunto per essere stati turbati nella loro pace, persino Nanni e Mariele, reduci dalle loro avventure al nord sul Best Explorer, assistevano ad un simile spettacolo per la prima volta.
Infine siamo riusciti ad ormeggiare il Lotos e a goderci un caldo pasto nel tardo pomeriggio, per poi dedicarci alle tristi ed inevitabili procedure di partenza, confortate dal fatto che Luigi, che dal 2 di dicembre è ufficialmente in pensione, ha già fervidi progetti di navigazione nei quali sicuramente avrà l’entusiasmo di coinvolgerci!