BARCA A VELA : ISTRUZIONI PER L’USO di Marco& Belle
p.s. Marco e Belle sono una coppia italo-brasiliana lui di Torino lei del Brasile. Sono alla loro prima esperienza in barca ed è molto interessante conoscere il loro punto di vista a proposito della vacanza in barca a vela. Leggete qui’ sotto…
Forse non tutti sanno che…
dopo un mese e mezzo di navigazione in barca a vela per le belle isole sparse per il mar Egeo, abbiamo scoperto alcune curiosità circa il quotidiano della vita a bordo di un’imbarcazione di 45 piedi (ossia ca 13.5m di lunghezza).
Per esempio una delle prime cose da saper gestire, è come andare in bagno. Il bagno a nostra disposizione è piccolino, ma c’è tutto, doccia compresa, usando lo stesso rubinetto del lavandino che ha un tubo prolungato che permette appunto di farsi la doccia ed in più c’è una pompa manuale che permette di scaricare il wc . Fin qui tutto ok!
Ma se si è all’ancora in una bella baia dalle acque cristalline e uno deve andare in toilette, iniziano i problemi… infatti tutto ciò che fai nell’intimità dell’angusto vano, inesorabilmente esce allo scoperto, denunciando addirittura lo stato di salute del tuo intestino. Dopo un’pò tutti si abituano, sia quelli che fanno, che quelli che osservano dall’esterno e, grazie poi ad un tempestivo intervento dei simpatici pesciolini che nuotano attorno alla barca, in pochi minuti le acque ritornano ad essere cristalline prive di tracce umane.
In porto, le acque non sono più così cristalline pertanto i problemi si riducono drasticamente.
Ma se siamo in navigazione, prima dell’uso del bagno si deve fare un vero e proprio check tipo NASA. Innanzitutto si deve verificare se le valvole di scarico sono aperte o chiuse e questo dipende dal tipo di navigazione a vela o a motore e se a vela con quale andatura si sta navigando, poi verificare se il desalinizzatore (apparecchio che filtra l’acqua di mare e la rende potabile)è in funzione poichè in tal caso, per evitare di inquinare le acque che verranno filtrate, bisognerà spegnerelo o usare l’altro bagno chiedendo il permesso al capitano. Ossia, tipo di bisogno, dove e come espletarlo deve essere discusso in collaborazione con il comandante ed il resto dell’equipaggio che per motivi di spazio è quasi sempre presente al completo. Insomma quando tutte le variabili sono state valutate e combinate in modo favorevole non resta che correre in bagno nella speranza che non ci siano altri membri dell’equipaggio in prossimità del loco, poichè i vani della barca sono separati da sottili pareti che non aiutano affatto la privacy e tantomeno ad assorbire eventuali rumori molesti. Per concludere vorrei rassicurare coloro che dopo aver letto queste righe hanno deciso che non si imbarcheranno mai, infatti tutti o quasi tutti, dopo qualche giorno di smarrimento superano tabù e vergogna e al motto di “macchissenefrega”, liberano ciò che hanno dentro senza pensarci più.