Komiza (Vis) all’ancora 43°08′,312N 16°19′,642E
Dalle Pakleni Otoci abbiamo puntato su Vis con il solo motore. Bellissimo tratto di mare, colori accesi, sole caldo, tintarella sul ponte per il comandante Luigi e per Isa, mentre Stefano e Renato continuano imperterriti i tentativi di pesca. Niente di fatto… sigh sigh!
Vis o Lissa è una splendida isola, aperta al turismo soltanto dal 1989; merita una visita anche prolungata. Sosta per il pranzo a Rukavac tra banchi di poseidonie e sabbia bianchissima sul fondale.
Abbiamo – anzi dobbiamo – brevettare una nuova ricetta di Isa, il pane giallo di mais, timo e origano, battezzato “pane Lotos”, che a detta di tutti è stato giudicato ottimo e divorato all’istante. Bagno rigenerante in mare, visita alla grotta verde sul fido tender nell’isolotto di Ravnik, ripartenza per Komiza, tutto a motore, con panorama mozzafiato sul versante meridionale dell’isola.
Alla fonda a Komiza con vista sulla cittadina medievale dalle tipiche abitazioni in pietra costruita dai Veneziani e sulla fortezza del 1585.