Sicenica
Finalmente abbiamo ripreso le buone abitudini. Sveglia presto e nuotata, poi colazione in pozzetto.
Il maestrale al tramonto cessa e sino alle 12 del mattino non si fa vedere quindi tutto il tempo per prepararci con calma.
Il mio sistema è di partire sempre nel primo pomeriggio, non appena sale il maestrale e così si naviga sempre a vela.
Ci si alza presto e si pranza altrettanto presto cioè 11/11.30 poi si salpa. E così anche oggi. Dopo un salto in paese, dove abbiamo acquistato, dal pescatore appena rientrato, 6 belle orate per 25 euro, una spaghettata con alici e via.
Una breve veleggiata ad 8 nodi di gran lasco ci porta alla rada disabitata di Sicenica (43°30’0 – 16°01’1) appena dopo capo Ploca, dieci miglia in tutto.
E’ un calanco molto stretto per cui ormeggiamo con cima a terra. Un paradiso.
Ci si rilassa. C’è chi fa il bagno, chi legge e chi dorme mentre, come sottofondo, una grande musica sullo stereo.
Resteremo qui’ per la notte. Questa è la nostra vita! (come vedete ci accontentiamo di poco)
Ciao Gino.