Palmizana
Avevo deciso di aspettare il maestrale per poter salpare a vela. Alle ore 10.30 ancora calma piatta per cui partiamo a motore.
Il mare è un olio, il motore va benissimo, ma non lo forzo poiché è ancora in rodaggio, 1.900 giri e 6 nodi di velocità va più che bene. Non abbiamo fretta. Anzi, l’equipaggio gradisce questa dolce andatura a motore.
Rotta verso Hvar ma rimaniamo un po’ più ad W della città, precisamente all’arcipelago di S. Klement. Ormeggio alla ruota dalla parte opposta di Palmezana, a baia Vinogradisce. Affollatissima.
Consiglio a Cinin, Emilio, Keiko e Massimo di attraversare a piedi la bellissima pineta e di raggiungere la marina di Palmizana da dove un improvvisato taxi-boat porta i clienti a Hvar centro.
Io preferisco rimanere in barca. Troppo affollata la rada e non si sa mai.
Intanto arriva anche un maestralino gradevole ed il tempo migliora decisamente.
Ho visitato parecchie volte Hvar e la trovo la più attraente tra le città veneziane della Dalmazia. Specialmente al tramonto, quando la piazza si anima, sembra di essere in un teatro e di farne parte attiva. Guarda caso proprio in questa città il teatro ha sempre avuto grande sviluppo. Già agli inizi del seicento Hvar aveva un suo teatro ed anche prima di allora, tragedie, commedie e drammi venivano rappresentati sulla splendida piazza davanti alla cattedrale.
Vi consiglio di arrivarci al tramonto quando tutto si colora di rosso fuoco e l’atmosfera è veramente unica.
Gino