Ilovik (isola)
Anche oggi vento di scirocco e quindi ancora bordi necessari per scendere verso sud.
La partenza avviene in ritardo poiche’ Franco e Cinin spariscono per piu’ di 2 ore alla ricerca del pesce da acquistare. ( poi si rivelera’ una scelta molto positiva)
Pagato il marina ( solite 500 kn) si salpa in direzione Ilovik. Anna, mia moglie, ricordera’ certamente questa isola poiche’ nel lontano 1985 siamo rimasti senza gasolio ed ho dovuto fare un ormeggio in banchina tutto a vela.( non ho fatto danni, giuro!)
Arriviamo all’isola di Ilovik (44°27’6 – 14°33’2) alle 13.30 dopo un paio di bordi ed ancoriamo al gavitello nel lato est del canale. Ci sarebbe posto anche al molo ma le previsioni danno bora 30-40 nodi per la notte ed il molo non e’ sicuro. Cerchiamo il gavitello il piu’ riparato possibile basandoci, come valutazione, sulla vegetazione che cresce sulla sponda della collina che ci indica la ricaduta della bora. (almeno speriamo)
Pomeriggio dedicato all’ozio, ai bagni di mare e di sole.
Gonfiamo il gommone ( e’ la prima volta) e scendiamo a terra .
Il villaggio e’ carino e tranquillo e non risente del turismo di massa che invece si riversa per lo piu’ sui centri maggiori. Qui’ regna la pace assoluta.L’acqua del mare e’ limpidissima ed invitante. Nugoli impressionanti di occhiate si avventano su qualsia cosa mangereccia (per loro) finisca in mare. Sopratutto prediligono lo scarico… del wc!
Nell’attesa dell’arrivo della bora… branzini al sale per cena.
Ciao Gino