Lotos, venerdì 7 agosto 2009

Kalamata
Organizzata dalla nostra storica Isa, di buon mattino saliamo tutti su un autobus per Sparta e dopo un oretta di viaggio cambiamo e ne prendiamo un altro per un quarto d’ora per Mistras, uno dei più importanti siti archeologici dell’impero bizantino. Cominciamo a salire e qualcuno sospetta di cio che lo attenderà. Ebbene alle 11 di mattina non serve che vi dico quanto caldo faccia già ad una latitudine più a Sud della Sicilia, ma ciò che è peggio è il dislivello di circa 400 m che ci attende fino al palazzo del Despota. Ovviamente come quando si sale in montagna si sa che poi la vista ripagherà sicuramente le fatiche, ma vallo tu a spiegare al piccolo Marco che è venuto con le infradito….e camminare su qui ciotoli sconnessi non è effettivamente la cosa più semplice. Non siamo gli unici a sbavare dalla fatica e far battute, ma alla fine dopo aver visto circa cinque chiesette ed il museo, arriviamo in cima ed affettivamente questa vista ci ripaga un pò di tutto. Una volta giù, come viandanti stanchi, ci abbandoniamo, non alla prima locanda, ma alla seconda…..come al solito mangiamo discretamente bene per una cifra vermante contenuta. Nell’attesa dell’ultimo autobus che ci riporti indietro ci addormentiamo nelle sedie dei tavolini e per non sembrare proprio così stanchi andiamo in cerca di un prato dove aspettare la mezzora che ci divide dall’autobus ma ci coglie un pioggia improvisa e forte, la prima in Grecia da quando siamo arrivati, ma pensiamo che sia perchè siamo in montagna. Peggio che a noi è andata a tante persone che si trovavano evidentemente ancora in alto nel sito, come due ragazze americane che si rifugiano assieme a noi nel pergolato di un ristorante, loro sono per l’appunto completamente inzuppate ed infreddolite, quasi mis maglietta bagnata…..perdiamo ogni speranza perchè l’autobus ha un ritardo di mezzora, ma forse sono solo problemi nostri questi, e forse qui è normale; alla fine arriva, se perdevamo questo saremmo arrivati a casa alle 23. Ma va tutto bene grazie anche alla solita perspicacia di Isa che dice all’utista del primo autobus di non farci perdere la coincidenza con secondo….tutto bene arriviamo al Lotos dove non ha piovuto neanche di striscio ed altro che freddo, fa caldo come sempre. Tutto bene a parte un tubo della doccia che si sfila mentra Amerigo si fa la doccia in bagno e allaga tutto….alla fine una cena liberatoria da un simpaticissimo signore probabilmente turco ma certamente più largo che alto, titolare di una specie di Kebab, riporta il buon umore…e così stanchissimi andiamo a letto. Tutti, tranne Amerigo e Stefano che sono vivamente inviatati a pescare, la banchina è infatti ancora piena di pescatori con super tecnoligiche atrezzature, sembra che nessuno prenda però…compreso i nostri due amici…a domani

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