La giornata inizia in tranquillo ritmo vacanziero, con colazione a metà mattina. Dopo il classico tuffetto rinfrescante per darci la sveglia si gonfia il Tender, quindi il trio Ermanno + Eleonora + Mauro si lancia in missione esplorativa della terraferma. Tilos è poco frequentata dai turisti, tuttavia presso il piccolo ufficio locale di promozione turistica troviamo grande disponibilità e diverse informazioni sulle cose da vedere. A parte poche case sparse, disseminate in vari punti dell’isola, i due paesi principali sono Livadia e Megalo Horio, la piccola “capitale” nell’entroterra di Tilos, dove decidiamo di recarci tutti insieme nel pomeriggio. Il breve viaggio in corriera lungo l’unica strada asfaltata di Tilos ci porta a scoprire una piccola perla di mediterraneo in gran parte incontaminata, fatta di macchia mediterranea, caprette al pascolo e, soprattutto, decine e decine di minuscole chiesette, costruite nei secoli da pescatori e contadini. Megalo Horio è il tipico “paesino bianco” del Dodecaneso dalle case arroccate e le viuzze strette, con un’anima fortunatamente ancora autentica in quanto praticamente privo di negozi per turisti. Proseguiamo a piedi alla volta di Angios Antonios , nel versante NW dell’Isola, dove qualcuno ne approfitta per il bagno e qualcun altro per un gustoso gelato nel vicino baretto. La giornata si conclude con cena luculliana presso un ristorante familiare di Livadia.