Skradin
Undici sono le miglia di fiume da risalire per arrivare alle cascate del Krka. La navigazione è molto piacevole tra un paesaggio vario e suggestivo. E’ un susseguirsi di canyon ed insenature. Sembra di essere in un tipico territorio degli indiani d’America.
La navigazione non presenta particolare problemi ed in circa 3 ore di motore siamo al suggestivo villaggio di Skradin ( 43°48’9 – 15°55’3) ai piedi delle cascate del parco nazionale del Krka.
Ormeggio in marina ACI con trappa. Il tempo è ancora in movimento ma almeno oggi abbiamo avuto qualche ora di sole per scaldarci. Nel pomeriggio solito acquazzone che non ci ha permesso di visitare le cascate come avevamo programmato.Rimandiamo a domani la gita.
Ovviamente di bagno non se ne parla, troppo freddo.
Approfittiamo del brutto tempo per una visita al paese. Ci bagniamo tutti e quindi passiamo il nostro pomeriggio in un bar del porto.
Skradin è un paese molto antico le cui origini risalgono ai Liburni ed Illiri e divenne poi Romano con il nome di Scardona, purtroppo in alcuni angoli esso porta ancora i segni della recente guerra con i Serbi.
Per cena Franco ci ha preparato dei branzini al sale buonissimi (acquistati al pittoresco mercato di Sebeniko) con prima un antipasto di alici fritte ed alici marinate.( anch’esse freschissime e buonissime)
Almeno ci consoliamo con il cibo. Mentre ceniamo, guarda caso… piove!
A domani per il report delle cascate (speriamo).
Ciao Gino