Come ormai ci siamo abituati,…sereno, poco vento mare calmo e un grande caldo, lasciamo gli ormeggi del marina di Kotor alle 11 rotta Budva.
Alle 13 e mezza già diamo ancora in una stupenda baia su 5 metri di acqua azzurra per la sosta del pranzo ed il riposino conseguente.
Verso le sei raggiungiamo Budva seguendo gli allineamenti delle boe rosse e verdi tra scogli e bassi fondali e ci ormeggiamo al marina in centro città.
Budva ha poco del resto dei paesi del Montenegro, sembra di essere in centro di Lignano con una via lungo il litorale piena di bancherelle, negozi, bar, locali notturni e luna park. Puoi trovare da chi, con un tavolino vende pannocchie al bel ristorante dove…a prezzi simili all’Italia, puoi mangiare alla carta. Alla sera la “vasca” è stipata di turisti, e la confusione ed il rumore dei disco all’aperto dura fino a notte avanzata.
Il collegamento internet, a pagamento, del marina si rivela un bidone in quanto non siamo riusciti praticamente ad utilizzarlo e l’ora acquistata si è consumata nella pagina di ingresso.
Sulle rive troviamo diverse bancarelle per la vendita di pesce fresco e per cena acquistiamo calamarri e orate, non di allevamento, ad un prezzo ragionevole.
La sorpresa finale è stata la mattina seguente al comando di polizia e dogana per le pratiche di uscita. Il doganiere parlottando qualche parola di italiano…tipo Berlusconi, viagra..bunga bunga mi fa esplicitamente capire che per avere indietro i documenti è necessario portare almeno due bottiglie di vino buono italiano, una per lui ed una per la polizia.
Non ci resta quindi che soddisfare le richieste e partire verso la nostra traversata per Corfù.
Anche il prezzo del marina si è rapidamente adeguato a quelli della sponda italiana, ben 52 euro, che per quì è un prezzo esagerato !
Che delusione Budva rispetto al resto del Montenegro!