Sono finiti i giorni delle grandi traversate, l’equipaggio si alza pigramente senza impostare sveglie e le prime attività mattutine sono tuffi e pesca. Amerigo ha trovato le nasse vuote ma non ha desistito e da bravo pescatore si è dato ad amo e lenza direttamente dalla barca. Ed è stato premiato! Ben sei occhiate hanno abboccato, una gli servirà da esca, delle altre il destino è ancora da decidere, anche se noi già ci lecchiamo i baffi. Purtroppo la sua vittoria è stata smorzata da un attacco di api attirate dal pesce che sono riuscite a mettere a segno un buon punto su Amerigo, pungendolo in una di quelle zone dove poco batte il sole… esattamente sotto la natica destra!!
In tarda mattinata Anna Maria, Giovanna, Amerigo e Silvia sono scesi a terra e hanno attraversato l’isola per fare provviste, passando attraverso un sentiero ciottoloso e battuto dal sole, ma fiancheggiato da bellissimi pini e bacche di mirto. Si sono ricongiunti a Luigi e Mauro al marina sull’altro lato dell’isola. Levata l’ancora ci siamo spostati di poco verso S-E per raggiungere Ist.
Qui l’acqua è più limpida che mai, si vede bene il fondo 5m circa sotto di noi. Dopo un altro bagno rinfrescante Mauro, Amerigo e Silvia accettano la proposta di Luigi e, armati di macchina fotografica, si dirigono lungo un sentiero verso la cima della collina che sovrasta la baia, dove il Lotos segue pigramente la corrente attaccato ad un gavitello. Sulla cima c’è una piccola chiesetta, ma soprattutto un panorama stupendo su tutta l’isola, immediatamente immortalato dai nostri obiettivi. C’è anche il tempo per giocare con foto in corsa contro l’autoscatto e per bere qualcosa una volta ridiscesi, seduti sul lungomare di Ist.
Amerigo ha incontrato un amico da cui speravamo di essere invitati a mangiare pesce, ma anche lui finora ha avuto poca fortuna.
Infine ci siamo preparati per la cena di Ferragosto, tra noi l’elemento dell’equipaggio più contento è Giovanna, che per la prima volta riesce a festeggiare questo giorno in completo relax da vacanza.
La cena è stata molto gradita, soprattutto da Amerigo e Francisco, di diamante, i quali si sono trovati un bello scorfano in aggiunta ai saraghi ordinati e senza una minima lamentela si sono stoicamente sacrificati mangiandolo, mentre Silvia aspettava perplessa i suoi “scampi”, confusi dal cuoco appunto con una “scarpena”, ovvero uno scorfano!!!