La giornata è trascorsa all’insegna del divertimento, a cominciare dalla sveglia delle sei del mattino per Amerigo e Silvia, che hanno tentato di procacciare il pesce per l’equipaggio, prima attendendo pazientemente i pescatori all’attracco, poi persino abbordandoli, ma nessuno di loro aveva avuto fortuna in mare e le poche prede erano già destinate ai ristoranti.
Rientrati sulla barca è cominciato un nuovo gioco, tuffi dalla pedana di prua! Mauro, che è già esperto di questo gioco, si è addirittura esibito in un tuffo all’indietro, Silvia deve ancora, e parecchio, affinare la tecnica, forse domani qualche altro temerario si cimenterà!
Arrivata l’ora di salutare Ist ci siamo diretti verso Pag, isola di formaggio e merletti, e durante il percorso il nostro ammiraglio ha dato il meglio di sé preparando 2 pizze al taglio veramente ottime. Così prima di arrivare al marina ci siamo gustati un lauto pranzo, seguito dal terzo gioco di oggi, in cui la modernissima pompa per l’acqua salata, appena installata, ha finalmente trovato il suo giusto impiego… un’arma da getto d’acqua selvaggio contro i propri compagni di barca!! Mauro ha dato il via coinvolgendo velocemente Silvia, Luigi e Anna Maria, tutti fradici sotto le mire di questa artigianale pistola ad acqua. Quando Giovanna si è affacciata a chiedere che cosa stava accadendo avevamo anche scoperto come creare un arcobaleno con l’acqua vaporizzata.
Finalmente raggiungiamo Pag e comincia l’organizzazione della visita. Con un Taxi siamo arrivati al paese distante da noi circa 8Km, dopo una prima passeggiata la visita diventa ufficialmente una scusa per trovare un altro ristorante dove mangiare del buon pesce e così ci siamo ritrovati seduti sotto uno splendido pergolato di tralci di vite. Alla tavolata mancava purtroppo Giovanna che ha dovuto rinunciare a causa di un dolore al piede, quindi con lei siamo in debito di una cena.
Facendo un’altra passeggiata sul lungo-mare caratteristico di Pag, ci siamo imbattuti in un luna-park e qui silvia è stata immediatamente colta da incurabile frenesia da giostre, e, vincendo le prime titubanze, ha coinvolto l’intero gruppo puntando prima alle auto-scontro, poi alla giostra volante.
In meno di cinque minuti la frenesia ha contagiato tutti, persino Anna Maria che era in un primo momento molto imbarazzata!
La serata si è conclusa con un gelato per tutti e qualche nuova acconciatura ottenuta con gli ombrellini decorativi delle coppe.
Il rientro in Taxi, in 10 su un’unica monovolume, è stato particolarmente silenzioso, tutti sognano di stendersi nei rispettivi letti.